Migliori vini frizzanti? Biologici e biodinamici, targati Faiv

Estate, tempo di bollicine. I migliori vini frizzanti? Ovvio: quelli che nascono senza chimica. Vini biologici certificati. Meglio ancora se anche biodinamici. E’ il caso degli spumanti di casa Marchisio. Due autentici gioielli, che hanno fatto storia. Tutto vero: insieme ad Angelo Negro e Antonio Viglione, Sergio Marchisio è stato il primo in assoluto a spumantizzare l’Arneis. L’unico, però, a imbottigliare un nettare ultra-green, completamente “steineriano”. Non solo: l’Uomo dei Record riesce a mantenerlo anche 10 anni sui lieviti. Il risultato parla da solo: uno “Champagne roerino” morbidissimo, che può dare punti a tante blasonate bottiglie della Loira. Lo conferma l’enorme successo che continua a riscuotere il Faiv, strepitoso metodo classico. Un vero biglietto da visita, in Italia e all’estero, per la Marchisio Family.

Esuberanza, pienezza, ampiezza. Del Faiv colpiscono innanzitutto i profumi. Merito anche della conduzione biodinamica dei vigneti, che hanno anche 25 anni di età. Solo lieviti indigeni, per questa super-bollicina che continua a sorprendere pubblico e critica. Roero Arneis al 100%, fermenta in acciao e poi viene sottoposto a pressatura soffice. Il Faiv (Blanc de Blancs) esprime finezza e garbo, equilibrio e ricchezza: tanto sole. «E’ una grande soddisfazione – ammette Sergio Marchisio – vedere il successo che ha avuto questa scommessa. Tanti anni fa, nessuno aveva ancora pensato che l’Arneis potesse prestarsi così bene a essere spumantizzato». Un calice perfetto come aperitivo. Ma anche un vino a tutto pasto, vista la sua consistenza, per le cene estive a base di pesce.

Lo stesso stile distingue l’altro metodo classico della Marchisio Family, il Faiv Rosé. Un brut ottenuto da uve Nebbiolo. Le note gustative parlano chiaro: prorompente fragranza marittima. Tanta personalità, anche qui. E tannini perfettamente amalgamati “nell’inesauribile freschezza di un calice acquerellato, capace di grande lunghezza”. Pure la spumantizzazione del Nebbiolo è stata un’impresa da pionieri: «Vero, siamo stati tra i primi in assoluto». Manco a dirlo, anche il Faiv Rosé riscuote applausi a scena aperta. Stapparlo d’estate è un piacere doppio. Cos’ha, di tanto speciale? Le stesse doti del “cugino” bianco: lunghissimo affinamento e anima biodinamica. Non stancano mai, le bollicine di Marchisio. E d’estate si possono degustare anche all’aperto, durante i fantastici “aperitivi in vigna”. Migliori vini frizzanti? Sì, altro che. Un sorso di freschezza, certo. Ma soprattutto: una sorgente di emozioni.

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