Massimo Pinna, master del Bio: Marchisio, la fede nel “green”. E i risultati si vedono!

«Avercene, di cantine come quella di Sergio Marchisio. E’ di esempio per chiunque voglia passare al biologico: e i risultati parlano da soli». Lo afferma Massimo Pinna, esperto agronomo “green”. Vero e proprio pioniere del Bio in Piemonte, il dottor Pinna è stato direttore del Crab, struttura d’eccellenza – partner di svariate università – per la promozione tecnica dell’agricoltura biologica. Oggi dirigente dell’Aiab, nonché consulente di tante grandi aziende vinicole, Massimo Pinna parla con grande soddisfazione del lavoro condotto, da ormai trent’anni, anche con la Marchisio Family. «Sergio, Fabio e Ivo dimostrano, con i fatti, quanto sia vincente la loro scommessa: coniugare salute, tutela dell’ambiente e massima eccellenza enologica».

Un percorso costellato di successi, ma anche di sfide coraggiose. «Sergio Marchisio – dice Massimo – non ha mai rinunciato a fare sperimentazioni anche avventurose, testando prodotti biologici non ancora affermati». Come dire: se poi certi trattamenti sono diventati routine, lo si deve anche alla determinazione di aziende come la sua. «Oggi, per esempio, è stata ridotto quasi a zero il dosaggio di rame e zolfo, che pure è previsto nel disciplinare Bio. Sergio Marchisio preferisce usare gli olii essenziali di arancia e rosmarino, e i risultati sono notevolissimi». Non solo: «E’ stato tra i primi a introdurre i sovesci invernali negli interfilari per rigenerare il terreno, tra i primi ad acquisire macchinari per la sfogliatura selettiva delle viti».

Oltre che biologica certificata, la viticoltura della Marchisio Family è anche biodinamica. «Vero – dice ancora Massimo Pinna – e i dettami di Steiner sono applicati con giudizio, senza fanatismi: parliamo essenzialmente del cumulo biodinamico per la concimazione, che restituisce fertilità al suolo, insieme ovviamente al corno-letame». Una filosofia “verde”, che – anno dopo anno – consolida gli obiettivi. Di bene in meglio: «Le viti di Sergio Marchisio sono più sane e resistenti alle avversità. I vigneti sono più equilibrati e meno minacciati dalle malattie. E la qualità delle uve è in crescita costante. Si tratta di un meccanismo inesorabile: se si elimina la chimica, a vincere è proprio la vite. E quindi, il vino».

In altre parole: lavorare con i Marchisio è innanzitutto un piacere, per chi – come Massimo Pinna – si batte da decenni per la conversione “green” dell’agricoltura. «Sì, Sergio Marchisio è davvero un modello: dimostra che il grande salto è alla portata di chiunque voglia passare al biologico, senza rischi. Non a caso, se qualche produttore mi contatta per approdare al Bio, lo porto proprio a Castellinaldo: la Marchisio Family è la migliore dimostrazione possibile del risultato, basta assaggiare i vini». Il bello di Sergio? «L’entusiasmo inesauribile. E la tenacia: lui non si scoraggia mai. Nemmeno dopo la peggiore grandinata. Neppure ora, che stiamo effettuando potature complesse per aiutare le piante colpite dal maltempo nell’estate 2021». Come sempre, Sergio è in prima linea. «Lo conosco da trent’anni, non è cambiato», sorride Massimo. «La sua forza è una fiducia incrollabile: quello che la natura ti toglie, dice, poi te lo restituisce sempre, con gli interessi. E ha proprio ragione».

Facebook
Twitter
LinkedIn
Scrivici
1
Ciao, scrivici qui per richiedere una consegna a domicilio