Come ogni anno, una poggia “magica” ha appena irrorato i vigneti della Marchisio Family: si tratta di gocce di un’acqua speciale, dinamizzata con il metodo biodinamico ispirato da Rudolf Steiner. «E’ una vera e propria aspersione, eseguita a mano e con un preciso ritmo, che ricorda una vera e propria danza: sul terreno cadono poche gocce di acqua nebulizzata, appena 30 litri per ettaro», spiega Fabio Marchisio, che insieme al fratello Ivo conduce con passione i 25 ettari di famiglia, nell’azienda certificata biologica. Quell’acqua, secondo Steiner, ha un potere decisivo: “informa” le piante dell’imminenza della primavera, rinnovando la loro “memoria” e preparandole con slancio al ritrorno del periodo vegetativo.
Il segreto di quell’acqua? Facile: agitata a lungo, in senso orario e poi in senso antiorario, ha accolto il letame bovino raccolto anche due anni prima, in un giorno speciale: il 29 settembre. Dopo il tramonto del sole, il concime – inserito nel corno-letame – era stato sepolto nel vigneto, per poi essere disseppellito a Pasqua. Una volta tolti dalla terra – ricorda Fabio Marchisio – i corni-letame affrontano una seconda vita: restano a riposare al buio, in cantina, protetti da una cassapanca di legno di ciliegio, raccomandato per la particolare qualità della sua componente tannica. Infine – e siamo all’inverno 2020 – il contenuto dei corni (il letame è ormai diventato polvere) viene disciolto nell’acqua, attentamente dinamizzata prima di essere spruzzata tra i filari.
Si tratta di manovre accurate, che seguono procedure precise. Per esempio: l’acqua dev’essere tiepida. La miscela energetica del corno-letame è potente: per ogni ettaro, bastano 20 grammi di polvere biologica. E’ un fertilizzante strategico, che “parla” anche all’essenza delle viti, alla loro “anima”. Anno dopo anno, anche la pratica del corno-letame e dell’acqua dinamizzata (insieme ai sovesci e alla concimazione aggiuntiva, affidata al cumulo biodinamico) contribuisce in modo formidabile all’incremento della fertilità naturale del suolo. Risultati: vini più ricchi e profondi, profumati, intensi. Il lavoro, certo, non manca: sono 150 i corni-letame che Sergio Marchisio prepara ogni anno, insieme ai suoi figli. Una volta “liofilizzato” il contenuto e disciolto nel dinamizzatore, non resta che procedere, con pazienza, a spargere 60 litri d’acqua, camminando – o meglio, danzando – tra i filari. Poche settimane, e i vigneti manifesteranno la loro gioia, con un’esplosione verde.