C’era una volta il packaging, quello green. Tutto ecologico: scatoloni completamente riciclabili. Ora siamo al super-green: «Il nastro per la chiusura è di carta. Ed è interamente biodegradabile (anzi, riciclabile) lo stesso inchiostro della scritta “Marchisio Family”». Ed è solo l’ultimo traguardo dell’azienda, biologica e biodinamica. Sostenibilità assoluta, anche negli imballaggi. «Abbiamo adottato una tipologia francese: il colore del cartone – marrone scuro – facilita ulteriormente il riciclaggio. Insomma: impronta ecologica, zero».

Fabio Marchisio fotografa così l’ennesima tappa green della cantina: il packaging. Nuove confezioni, piatte: 6 bottiglie. Soluzione elegante. E molto efficace, sul piano ecologico. Tra parentesi: anche nel 2023 la Marchisio Family è stata in trasferta a Montpellier per “Millesime Bio”: la più importante rassegna europea del vino biologico. «Tutto, da noi, è rigorosamente naturale: la stessa cantina è letteralmente “invisibile”, interrata proprio sotto le vigne».

Non solo. I Marchisio sono in pole position, nella transizione ecologica. I macchinari di cantina sono alimentati da pannelli fotovoltaici. E da tempo, ad accogliere i visitatori, c’è il servizio di rifornimento (Tesla) le auto elettriche. Scelte motivate, che rispondono a una filosofia lungimirante. La scelta del Bio. E la pratica “steineriana”, da tanti anni. Missione: restituire vigore naturale alle vigne. Fertilità del suolo: il viatico per vini speciali. Ovvio che non potesse mancare neppure il miglior packaging green.

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