Dieci anni sui lieviti: vendemmia 2013. Sono le super-bollicine (Nebbiolo, metodo classico) che hanno appena fatto furore al Venice International Wine Trophy. «Il nostro Faiv Rosè è stato particolarmente apprezzato tra tutti i vini presenti», annuncia Fabio Marchisio. In concorso, a Villa Farsetti di Santa Maria di Sala (Venezia) c’erano 400 etichette, di cui 200 spumanti. A completare il successo della Marchisio Family anche il piazzamento del suo Pinot Nero Doc Langhe 2020, vinificato in anfora: altro gioiello, che aggiunge valore all’alloro assoluto conferito allo spettacolare spumante rosé.
«Siamo molto contenti di questo risultato, che corona lo spirito del nostro impegno: lasciare che i vitigni esprimano il meglio del territorio da cui nascono, le colline del Roero». Viticoltura biologica e biodinamica, affrontata con la vocazione dei pionieri. I primi a spumantizzare l’Arneis. I primi a vinificare in anfora il Nebbiolo. Ancora: i primi, nel Roero, a usare l’anfora anche per il Pinot Noir, l’Arneis e il Riesling. E tra i primissimi a ottenere bollicine anche dal Nebbiolo. Beninteso: bollicine speciali. Che maturano per ben dieci anni: la sboccatura della bottiglia premiata a Venezia è stata effettuata solo nel 2023.
Parla chiaro la nota con cui l’azienda presenta il suo spumante rosato: prorompente fragranza marittima. Un omaggio alla memoria geologica del Roero, antico fondale marino. Un calice di straordinaria personalità. Con tannini perfettamente amalgamati, nell’inesauribile freschezza di un sorso acquerellato e capace di grande lunghezza. A convincere è proprio l’evoluzione del Faiv Rosè: la sua complessità ricchissima di accenti e colori. Un vino senza spigoli: elegante e intenso. Una vera sorpresa, sempre: non stupisce che a Venezia abbia riscosso tanti applausi, imponendosi su centinaia di etichette concorrenti.