Roero, Canada: le etichette della Marchisio Family tra i vini italiani presenti alla “Grande Dégustation de Montréal”, dal 19 al 21 ottobre. «Festeggiamo l’ingresso nel monopolio canadese dei vini: dopo un’impegnativa selezione, sono stati scelti il nostro Langhe Nebbiolo “Mungalat” e la nostra Barbera d’Alba». Vini italiani in Canada? Ebbene, sì: il Piemonte è uno dei distretti vinicoli sotto i riflettori, nella tredicesima edizione della prestigiosa rassegna di Montréal: 250 produttori da 25 paesi. Oltre ai vitigni piemontesi, in degustazione i vini spagnoli della Rioja, quelli statunitensi dell’Oregon e le migliori etichette dell’Occitania francese.
Spiegano Elena e Francesca Marchisio, in partenza per il Grand Quai del porto di Montréal, con vista sul fiume San Lorenzo: «Mungalat e Barbera sono già a disposizione degli appassionati canadesi. Noi porteremo altre nostre eccellenze: come il Roero Arneis, il nostro Pinot Nero vinficato in anfora, il Nebbiolo d’Alba “Valmaggiore” 2017 (anch’esso in anfora) e il Roero Riserva “Francesca”». Una fantastica panoramica sul meglio della produzione aziendale, biologica e biodinamica. Vini genuini, senza artifici di cantina: dal varietale si estrae l’anima più autentica, con lavorazioni naturali. Niente chimica, lieviti autoctoni: pura espressione del terroir.
I canadesi intanto hanno già promosso Nebbiolo e Barbera. Il Mungalat nasce da viti di 20-25 anni. Macerato in acciaio a temperatura controllata, evolve per almeno 12 mesi in botte grande di rovere. Estrema naturalità, nessuna alterazione dell’impronta nativa. Elegante e sincero: un Nebbiolo armonico, facile da bere. Discorso analogo per la Barbera d’Alba: grande personalità, esuberante ricchezza e favolosa mordidezza. Una Barbera di carattere, fermentata in Inox e poi affinata in acciaio o in botte grande di acacia.
Alla Marchisio Family festeggiano: «Il Canada premia le scelte come la nostra: rigoroso rispetto dell’ambiente. Il risultato: vini unici, per intensità e fedeltà al territorio da cui nascono». Merito della storica scommessa di Sergio Marchisio, pioniere del green nel Roero. Il primo, tra l’altro, a riscoprire l’unicità delle vinificazioni nella ceramica: con risultati eccezionali, a cominciare dal Nebbiolo. Logico, poi, che le sue etichette vengano selezionate tra i pochissimi vini italiani destinati al pubblico del Canada.