A scuola in vigna e in cantina: l’Università del Bio

A scuola tra i filari e poi in cantina. Protagonisti, tanti giovani. Il loro sogno: imparare a fare (bene) il vino. E’ ormai una prassi, da anni: gli studenti affrontano importanti stage nelle aziende agricole. Sia ragazzi delle superiori (agraria) che dell’università. Non fa eccezione, in questo, la Marchisio Family. Anzi: l’azienda incontra il favore di moltissimi viticoltori in erba, attratti dal disciplinare rigorosamente biologico. Lo confermano recenti sondaggi: gli imprenditori vinicoli under 40 puntano sul green. Niente chimica, energie rinnovabili, certificazioni riconosciute e packaging senza impatto ambientale. Sono convinti che proprio la sostenibilità sia ormai un fattore decisivo, per la competitività, sul mercato italiano e sulle piazze estere. Tra quelle giovani, 7 aziende su 10 vantano certificazioni verdi.

«Da questo punto di vista siamo sicuramente all’avanguardia», dicono alla Marchisio Family, dove al protocollo Bio si aggiunge la filosofia biodinamica. Tutto è ultra-green, a Castellinaldo: la cantina alimentata da pannelli fotovoltaici, con anche la ricarca disponibile per i visitatori che viaggiano a bordo di auto elettriche. «E’ un piacere – dice Sergio Marchisio – vedere quanto interesse oggi susciti, tra i giovani, il mondo del vino, specie in chiave ecologica: ogni anno ospitiamo studenti, a cui facciamo da tutor». Imparano di tutto: come si opera in vigna, come si agisce in cantina per le procedure di vinificazione e affinamento. «Gli stage sono impegnativi: 50-60 ore per i ragazzi delle superiori e anche 3-400 ore per gli studenti universitari, grazie alla convenzione con la facoltà di Agraria di Torino».

I Marchisio sono in prima linea, sul fronte universitario: sempre con la facoltà di Agraria è in corso un esperimento per provare a produrre una sorta di “vaccino vegetale” che possa proteggere le viti dalla flavescenza dorata. Tutto questo profuma di futuro: il vino, dicono le statistiche, si conferma come uno dei settori più ambiti dai giovani che guardano all’agricoltura. Secondo la Coldiretti, in Italia sono quasi 20.000 le imprese vinicole condotte da giovani sotto i quarant’anni, su quasi 140.000 ettari di vigneto. Un mondo che cresce, anche grazie alla scuola. E all’esempio di aziende-battistrada come la Marchisio Family, tra le prime a investire sull’eccellenza assoluta rappresentata proprio dalla viticoltura sostenibile.

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